Domani a Chalkida, 90 chilometri circa da Atene, la Nazionale Femminile gioca la prima partita di ritorno del suo girone di Qualificazione al prossimo Women’s Eurobasket, che peraltro ci vede già qualificati come Paese ospitante (Bologna, 18-21 giugno 2025).
L’Italia è in testa al gruppo I e ancora imbattuta, dopo il successo maturato giovedì scorso sulla Cechia nel bellissimo nuovo impianto di Genova davanti a quasi 2.000 spettatori in festa.

La palla a due è prevista per le 13.45 italiane (le 14.45 in Grecia), la partita sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Max: all’andata, disputata a Vigevano un anno fa, le Azzurre si imposero sulle elleniche per 76-67 ma domani certamente ci attende un altro tipo di partita perché nel frattempo coach Prekas ha ritrovato dopo un infortunio la sua giocatrice più importante, ovvero Mariella Fasoula. Il centro di Salamanca ha realizzato 20 punti giovedì scorso ad Hagen, dove la Grecia è stata sconfitta di misura dalla Germania (79-76) nonostante i 23 di Tsineke e i 17 di Spanou, l’altro riferimento offensivo delle bianco-azzurre. 
Così coach Capobianco: “La Grecia è cambiata molto rispetto all’anno scorso, ha talento diffuso in attacco e l’ha dimostrato cedendo solo di misura in Germania qualche giorno fa. Spanou e Fasoula sono i terminali offensivi principali ma è una squadra che sa trovare il canestro anche da fuori. A livello difensivo non hanno problemi ad alternare zona e uomo, dovremo essere bravi e reattivi a leggere le diverse situazioni della partita“.
Sono 26 i precedenti contro la Grecia, 17 i nostri successi: l’ultimo è stato quello di Vigevano, in occasione della gara di andata dello scorso anno.

Lo staff tecnico coordinato da coach Capobianco ha ufficializzato il roster che sabato mattina vola alla volta di Chalkida: rimangono in Italia Silvia Pastrello, Carlotta Zanardi e Olbis Andrè, fermata da un leggero problema fisico già nell’allenamento di venerdì pomeriggio nel Centro Sportivo di Novarello. A Chalkida dunque esordiranno con la Senior Sara Toffolo e Sara Scalia.
Da Genova la Nazionale Femminile è ripartita con rinnovata consapevolezza e tanti sorrisi. Quello quasi incredulo di Arianna Arado, che ha esordito a casa sua segnando anche 3 punti. Quello delle tante bambine, che tra i 1.900 spettatori del nuovo PalaSport, hanno acceso le Azzurre contro la Cechia. Quello di Laura Spreafico che pur messa fuori gioco da un infortunio, è voluta essere a Genova. Quello di Martina Fassina, che poche ore dopo aver battagliato con Vorackova e Vyoralova, ha conseguito online la Magistrale, dopo la Laurea triennale, in “Management dello Sport e delle Attività Motorie”.
Infine, ultimo ma tutt’altro che ultimo, il sorriso di Andrea Capobianco, che a questo raduno aveva chiesto un altro passo direzione Bologna in termini di stabilità. A Genova le Azzurre hanno ripreso il percorso avviato un anno fa ad Amburgo, quando furono capaci di disarmare la Germania tenendola a 53 punti: giovedì la Cechia ha toccato quota 47 realizzando una decina di punti nelle battute finali e a partita compromessa, segno che questa squadra è nella propria metà campo che trova smalto ed energia, prima ancora di affidarsi al talento offensivo delle tante protagoniste. Nove delle Azzurre presenti a Genova sono nate dopo il 2000, con Zandalasini a fare da chioccia nonostante i “soli” 28 anni, per un’età media di 23.8. L’obiettivo, non può essere altrimenti, è il prossimo Women’s EuroBasket (non fosse altro che per il girone che sarà ospitato da Bologna) ma è nelle cose che questa squadra possa costruirsi un futuro capace di replicare e moltiplicare i mille sorrisi che ci ha lasciato Genova.
A patto che si faccia un passo alla volta, prima raggiungendo e poi consolidando la stabilità invocata da Capobianco.
A cominciare da Chalkida.

Per la prima volta l’Europeo femminile si terrà in 4 Paesi mentre quattro delle cinque edizioni precedenti sono state ospitate da due nazioni. Italia, Grecia, Repubblica Ceca e Germania sono già qualificate mentre gli altri 12 posti saranno decisi al termine dei Qualifiers, la cui ultima finestra si giocherà a febbraio 2025. Il Belgio è campione in carica dopo aver ottenuto la sua prima medaglia d’Oro a Lubiana nel 2023, i prossimi vincitori saranno incoronati nell’iconico Stadio della Pace e dell’Amicizia del Pireo (Grecia).
L’Italia torna a organizzare un girone dell’Europeo Femminile a distanza di 18 anni dall’edizione ospitata dall’Abruzzo (Vasto, Lanciano, Ortona, Chieti) e in assoluto sarà l’ottava volta per il nostro Paese. Nessun altra nazione vanta lo stesso record, a seguire c’è la Francia con 5 edizioni e l’Ungheria con 4. Nel 1938 è stata la volta di Roma e le Azzurre vinsero l’Oro, nel 1968 della Sicilia (Catania, Ragusa, Palermo, Messina), nel 1974 della Sardegna (Sassari, Nuoro, Cagliari), nel 1981 delle Marche (Ancona, Senigallia), nel 1985 del Veneto (Vicenza, Treviso), nel 1993 dell’Umbria (Perugia) e nel 2007 dell’Abruzzo.
Il tabellino di Italia-Cechia
Italia-Cechia 68-47 (25-17, 8-9; 17-6; 18-15)
Italia: Keys 5 (1/5, 1/2), Villa 6 (3/4, 0/1), Pasa 3 (1/4), Verona 7 (2/5, 1/2), Zandalasini 8 (1/7, 2/4), Pan 8 (4/7, 0/3), Madera 3 (0/3, 1/2), Arado 3 (1/1), Fassina 6 (2/3), Pastrello 5 (1/3, 1/1), Andrè 10 (4/7), Panzera 4 (2/2, 0/1). All. Capobianco.
Cechia: Zeithammerova (0/2 da tre), Pospisilova 3 (0/3, 1/3), Andelova 2 (1/2, 0/2), Stoupalova 5 (1/3, 1/4), Vorackova 6 (3/4, 0/1), Solotova 3 (1/2 da tre), Hamzova 1 (0/1, 0/1), Kopecka ne, Vyoralova 7 (2/4, 1/1), Sipova, Cechova 10 (4/6), Reisingerova 10 (5/7, 0/4). All. Plackova.
Arbitri: Cisil Gungor (Turchia), Jelena Tomic (Croazia), Diana Lapanovic (Slovenia)
Spettatori: 2000.

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